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La vita di un ordinario uomo turco, che da famoso percussionista nei più importanti nightclub si ritrova a sbarcare il lunario pella squallida taverna di Zeki. In lutto per la perdita della moglie e per i tragici errori del passato, la sua perenne malinconia, dapprima apprezzata, col tempo comincia ad annoiare la giovane clientela del locale, provocando un inevitabile e tragico scontro con il proprietario. L' autrice permette al lettore di insinuarsi nella sordida psiche dei suoi personaggi, per esporre nei dettagli le invidie e le ambizioni che ne consumano le esistenze. La fauna umana da lei descritta fuoriesce dal ventre della società turca: figli ripudiati, padri abusivi, eremiti, impiegati relegati ai margini. In questo tragico breve romanzo e nelle storie che seguono Ayfer Tunç mette a nudo tutta la fragilità umana, facendo immergere il lettore nelle vite di un genuino e malinconico musicista, di un marito insoddisfatto che trova un senso alla sua squallida quotidianità in un'amante immaginaria, di un giovane che vive nel perenne rimpianto del suo amore perduto, di un eremita che conduce un' esistenza solitaria tra monotoni paesaggi innevati, trovando consolazione nell'eterna lotta con i lupi, unici compagni della desolazione che lo opprime.